
VERCELLI 26-04-2024 Reintegrare chi è stato licenziato in modo illegittimo. Un congruo risarcimento per i dipendenti delle piccole aziende licenziati illegittimamente. Superare la precarietà generata dai contratti a termine, Rendere più sicuro il lavoro nel sistema degli appalti Questi sono, in estrema sintesi, i quattro quesiti referendari che la Cgil propone - e per i quali raccoglierà le firme in occasione del 1° maggio - al fine di cancellare delle leggi sbagliate, che rendono il lavoro precario, poco remunerato e con bassi livelli di sicurezza. Il primo quesito referendario intende dare tutele alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro, in caso di licenziamento illegittimo. Il secondo quesito referendario vuole innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per chi lavora nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Il terzo quesito referendario mira a superare la precarietà del lavoro. Oggi ci sono delle leggi che consentono la liberalizzazione dei contratti a termine che utilizzano causali specifiche e temporanee. Per questo la CGIL chiede l’abrogazione di queste norme. Il quarto quesito referendario punta a rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti. Oggi la legge esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore.


