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PIEMONTE - 7-6-2025 -- Anche se per gli astronomi l’estate inizia ufficialmente solo il 21 giugno, per i meteorologi la bella stagione è già cominciata. E con l’arrivo di giugno, scatta la consueta domanda: che estate sarà?

Secondo le previsioni stagionali di Arpa Piemonte, la risposta è tutt’altro che semplice. Un dato però emerge chiaro: il 2025 sarà, con ogni probabilità, un’estate calda. Su gran parte del continente europeo, infatti, si prevede l’affermazione di un’area di alta pressione robusta e persistente, in grado di mantenere condizioni stabili e temperature superiori alla norma.

Ma il Mediterraneo – e in particolare l’Italia – si colloca in una zona di maggiore incertezza, soprattutto nelle prime settimane di stagione. I modelli previsionali non sono del tutto concordi nel definire l’evoluzione del quadro atmosferico, lasciando spazio a scenari variabili e non sempre omogenei.

Giugno: un’estate che parte a rilento

Il mese inaugurale della stagione potrebbe risentire ancora degli strascichi instabili provenienti dal Nord Atlantico. In Piemonte, ad esempio, potrebbero ripetersi episodi simili a quelli già osservati in maggio: giornate calde e serene alternate a fasi instabili, con rovesci e temporali.

Le temperature, pur previste sopra la media, non dovrebbero ancora raggiungere i picchi più estremi. La mappa delle anomalie termiche indica una probabilità più alta di valori solo lievemente superiori alla norma, e alcuni modelli non rilevano un segnale dominante.

Luglio: arriva il grande caldo

Tutto cambia nel cuore dell’estate. Luglio si preannuncia come il mese più caldo e stabile: l’anticiclone africano, secondo le proiezioni, potrebbe consolidarsi con forza sull’Europa centrale, portando anche sull’Italia un’ondata di calore prolungata, con scarse precipitazioni.

In questo scenario, la colonnina di mercurio potrebbe salire ben oltre i valori medi, in particolare sulle regioni settentrionali, che rischiano di affrontare anche lunghi periodi siccitosi. Le piogge, infatti, saranno probabilmente episodiche o del tutto assenti, vista l’influenza dell’alta pressione africana.

Agosto: più sfumature, ma il caldo resta

Il mese che chiude la stagione estiva presenta segnali più sfumati. L’anomalia termica positiva si attenua leggermente, ma non scompare: ci si aspetta comunque un agosto caldo, anche se con una maggiore alternanza tra giornate roventi e brevi pause instabili.

Dal punto di vista delle piogge, invece, regna l’incertezza. I modelli divergono nettamente: alcuni lasciano intravedere un ritorno a precipitazioni nella norma, altri continuano a suggerire condizioni più secche. Più della metà degli scenari non riesce comunque a indicare una tendenza prevalente.

Un’estate da osservare giorno per giorno

Se il quadro generale dell’estate 2025 sembra muoversi lungo la direttrice del caldo e della stabilità, l’Italia – e in particolare il Nord-Ovest – potrebbe vivere una stagione a due velocità: più incerta e dinamica in giugno, più secca e calda in luglio, nuovamente variabile in agosto.

Un’estate dunque da seguire passo dopo passo, tra ondate africane e respiri atlantici, in un equilibrio delicato tra cielo e terra. Con un occhio puntato sulle temperature, e l’altro sul radar delle precipitazioni.

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